Bene esclusione piccole imprese.
Adesso procedere verso il superamento dell’attuale modello
“Esprimiamo grande soddisfazione per l’esclusione delle piccole imprese dal Sistri, da noi a lungo richiesta e ora finalmente ottenuta. Il decreto firmato dal Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti cancella l’assurda equiparazione negli adempimenti sui rifiuti tra un piccolo artigiano o commerciante e un’impresa di maggiori dimensioni. Adesso, però, occorre proseguire verso il superamento dell’attuale sistema di tracciabilità, che complica inutilmente l’attività delle imprese, in particolar modo quelle del trasporto e della gestione dei rifiuti”. Questo il commento a “caldo” di Carlo Zanin, Presidente regionale di Confartigianato Imprese Pulisecco alla notizia dell’emanazione del decreto ministeriale che prevede l'obbligo di adesione al Sistri solo per le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi che abbiano più di 10 dipendenti.
L’esclusione delle imprese di piccola dimensione dal sistema era un atto atteso, visto che lo stesso Ministero aveva riconosciuto la validità delle nostre ragioni. Il ministro Galletti ha saputo mantenere con coerenza l’impegno assunto con le rappresentanze delle Pmi.
Tuttavia – continua Zanin - non basta a far mutare il nostro giudizio profondamente negativo sulle attuali disposizioni del Sistri, in particolare per le aziende di autotrasporto, che hanno dimostrato troppe criticità ed inefficienze. Il sistema è scarsamente trasparente, ed è causa di pesanti e onerosi adempimenti per le imprese. Per questo auspichiamo nel prossimo incontro di poter affrontare una volta per tutte la questione Sistri nella sua interezza, a cominciare dall’esclusione anche per i piccoli trasportatori e i piccoli gestori.
In particolare, il Presidente Zanin, sottolinea il coraggio e la sensibilità mostrati dal Ministro dell’Ambiente Galletti che, proprio con Confartigianato, si era impegnato ad escludere artigiani e piccole imprese dall’applicazione di un sistema inutilmente complesso ed oneroso. “Ora – aggiunge – è necessario ‘rottamare’ definitivamente il Sistri che, in questi anni, solo in regione Veneto è costato a 40 mila aziende (il 60% delle quali sono aziende artigiane) tra produttrici di rifiuti e gestori (trasporto e smaltimento), quasi 18 milioni di euro per iscriversi, acquistare oltre 50mila chiavette usb e quasi 9mila black box a fronte di un sistema che non ha mai funzionato.
Dichiarazione sui gas fluorurati ad effetto serra
ex articolo 16 del DPR n. 34/2012
Modalità e contenuti della dichiarazione tramite applicativo Web.
Il prossimo 31 maggio scadrà, come ogni anno, il termine per inviare al Ministero dell’Ambiente, per il tramite dell’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (ISPRA) la dichiarazione sui gas fluorurati ad effetto serra di cui all’articolo 16, comma 1, del DPR n. 43/2012.
Si ricorda, per completezza, che sono soggetti all’obbligo di dichiarazione anche i possessori di impianti di refrigerazione (banchi frigo, celle frigorifere e simili), di condizionamento d’aria, di pompe di calore nonché di sistemi fissi di protezione antincendio installati in edifici pubblici e privati che abbiano almeno 3kg di gas fluorurati (f-gas). Tra essi sono ricompresi anche quelli connessi a molti impianti per pulitintolavanderia.
L’invio della dichiarazione può avvenire unicamente tramite il collegamento al seguente sito web: http://www.sinanet.isprambiente.it
Si precisa, inoltre, che diversamente dallo scorso anno in cui era sufficiente inviare i dati anagrafici dell’operatore (impresa, ente o cittadino proprietario) e quelli relativi all’impianto ed alla sua ubicazione, la dichiarazione di quest’anno prevede l’invio aggiuntivo di una serie di dati tecnici relativi ai quantitativi di f-gas immessi in atmosfera nel corso del 2013, sulla base del registro d’impianto, sempre a cura dell’operatore e fatte salve deleghe formali di quest’ultimo al manutentore (in questo caso tale obbligo incomberà su tale ultima figura).
Si ricorda che per i soggetti inadempimenti le sanzioni di omesso invio (benché solo amministrative) sono cospicue: vanno, infatti, da 1.000 a 10.000 Euro.
La suddetta dichiarazione di immissione di gas in atmosfera, va necessariamente fatta anche nel caso di “emissioni zero, cioè quando l’impianto non abbia subito alcun rabbocco di gas nel corso del 2013 e quindi non via sia stata alcuna emissione in atmosfera di f-gas.
Si tratta di una situazione paradossale che Confartigianato avversa fortemente, sostanziando un classico esempio di “mostruosità burocratica” gravante sulle imprese.
Confartigianato ha richiesto alla competente Direzione del Ministero dell’Ambiente lo stralcio dell’obbligo di invio della succitata “dichiarazione di emissioni zero”, rappresentando anche l’esigenza di alzare la soglia dimensionale degli impianti soggetti a dichiarazione, analogamente ad alcuni paesi dell’UE, al fine di ridurre la platea degli obbligati, migliorare la significatività dei dati trasmessi e diminuire il carico burocratico.
A seguito di un recente incontro coi funzionari ISPRA incaricati di gestire la piattaforma internet per l’invio delle dichiarazioni di cui all’articolo 16 del DPR n.43/2012, è emersa la possibilità di attivare un sistema di invio massivo delle dichiarazioni, tramite le Associazioni territoriali e le relative società di servizio. Tale modalità, ancorché ancora in fase di implementazione, faciliterà il rispetto degli obblighi normativi in capo, in particolare, alle micro imprese ed ai lavoratori autonomi associati.
ISPRA ha infine anticipato il termine per invio delle dichiarazioni (attualmente l’applicativo web è già operativo), allo scopo di scongiurare picchi in prossimità della scadenza del 31 maggio e quindi rischi di blocchi, come lo scorso anno.
Alle ore 20.00 del 28 marzo 2014, presso la sede della Cna di Vicenza in via Zampieri, la Categoria delle Tintolavanderie è convocata per discutere della "responsabilità tecnica, della qualità del servizio e della sicurezza nel trattamento dei capi di abbigliamento".
L'Ordine del giorno della serata è così programmato:
20,00 saluto della Presidente Provinciale dell'Unione - Antonietta Campesato;
20.10 L'obbligo di designazione del Responsabile Tecnico entro il 28 luglio 2014 (a cura del Segretario Regionale dell'Unione, Sergio Barsacchi);
20.40 La gestione del contenzioso (a cura dell'Avvocato Paolo Malaguti);
21.20 Analisi delle problematiche del settore con focalizzazione degli aspetti positivi con l'inserimento di una figura tecnica in Azienda (a cura di Maurzio Degli Agostini).-